Qualche riflessione sui
"C I C L I S T I"
di RINO
Questo dipinto è stato realizzato sotto lo sguardo dei miei occhi stupiti, lo scorso maggio!
In una mezz'ora, recuperata una tela preesistente rivestita di lino, Rino con tre colpi di colore a spatola e tratti decisi con un pennarello nero,
ha dipinto per me questo ciclista.
Giallo e azzurro in mio onore!!!
Concluso questo lavoro di osservazione accurata dei suoi ciclisti, durata tutte le 21 tappe del Giro,
è nata in me una riflessione che mi piace condividere.
Quella che riporto qui sotto è l'immagine di un ritaglio del manifesto del Giro d'Italia 2018 realizzato dall'artista americano Derek Gores: braccia alzate a sollevare la coppa, il ROSA della maglia finalmente conquistata, la festa di coriandoli della folla astante ...
I ciclisti di Rino sono sempre colti in un momento di "duro lavoro", sono colti nella fissità fotografica dell'attimo di passaggio ... nella fissazione del movimento colto nel momento: dello scatto, della salita, discesa ... fuga!
Gli atleti esprimono il massimo della loro tensione nella fatica del volto concentrato o nella smorfia stravolta; nella definizione del muscolo teso nello spasimo atletico, le mani sul manubrio contratte, le braccia rigide e poggiate, le spalle incurvate dal peso della fatica, della concentrazione nello sforzo ...
la dinamica delle figure che si palesa nello scorrere delle ruote, nelle scie che lascia e che squarciano l'aria come la tela, su cui sono tracciate, con gesto secco, deciso, senza ripensamenti!
Una metafora di
VITA
dura, faticosa, a tratti difficile ed impervia,
non priva di dure salite e splendidi pianori.
Il ritratto di una vita in gruppo ma più spesso a coppie, con amici
o
"in solitario"
come ben si attaglia alla dimensione dell'artista.
Non ci sono VINCITORI per Rino, solo CORRIDORI! Impegnati nel duro lavoro della preparazione e della corsa ma mai, mai colti nell'attimo della vittoria. Un segno, un messaggio di quanto può essere stata impegnativa la sua ARTE, di quanto lavoro e impegno sia piena.
Questa la riflessione davanti alle tele che a volte sprizzano colore, energia e forza con il loro dinamismo; altre sono rarefatte ed evanescenti; altre sono sperimentazioni, giochi di bambino nel cuore e negli occhi: quelli di Rino.
Nessun commento:
Posta un commento